Amici 25: tra sogni, follower e nuove dinamiche che non sempre premiano il vero talento
La nuova edizione di Amici di Maria De Filippi ha preso il via con la tradizionale formazione della classe, momento sempre atteso dal pubblico e dagli aspiranti talenti. Ma se un tempo il talent show di Canale 5 era la vetrina che lanciava giovani sconosciuti, oggi il panorama è profondamente cambiato.
Accanto a ragazzi che inseguono il sogno della musica o della danza partendo da zero, si fanno strada allievi che arrivano già con un seguito importante: migliaia, a volte milioni di follower, esperienze in programmi televisivi o persino contratti o contatti discografici alle spalle.
Ne sono esempi lampanti Michelle Cavallaro, che ha già partecipato a Il Collegio ed è seguita da oltre 600mila follower sui social, o Maria Rosaria Dalmonte, che può contare su una community di più di un milione di follower. Due percorsi già avviati, che evidenziano come oggi Amici non sia più soltanto il trampolino di lancio per perfetti sconosciuti, ma anche uno spazio dove figure già note cercano di consolidare e ampliare la propria carriera. Ma come loro diversi alunni di questa nuova classe appena formata. Tutto questo è corretto?
Il risultato è una classe eterogenea, che mescola novizi assoluti e performer già conosciuti, in un confronto che può essere stimolante ma anche complesso. Da un lato, la forza di Amici resta quella di dare spazio a chi non ha ancora avuto occasioni; dall’altro, l’ingresso di volti già noti porta visibilità immediata, alzando l’asticella della competizione. Ovviamente questo, a parer mio non è corretto rispetto a chi una fanbase non la possiede. Infatti i talenti di Amici, quelli riconosciuti e duraturi risalgono a molte edizioni fa (Amoroso, Emma, The Kolors, Gaia, …).
Vogliamo parlare dell’entrata “di diritto” di Alessio Di Ponzio nella scuola? Alessio che l’anno scorso ha dovuto lasciare la scuola per un infortunio ma, una volta rimesso, ha fatto un tour tutta estate in programmi Mediaset e varie altre partecipazioni TV. È corretto? I ragazzi non dovrebbero partire tutti dallo stesso livello?
Non sono mancate, però, le polemiche. In particolare, ha fatto discutere la decisione di non far esibire una ragazza che ha atteso fino all’ultimo, senza mai avere l’occasione di salire sul palco perché la classe si era già completata. Un epilogo che lascia l’amaro in bocca: non è corretto, a mio avviso, privare un’artista almeno della possibilità di mostrare il proprio talento davanti ai professori e al pubblico soprattutto perché tutti lo hanno fatto.
Resta da vedere se, come sempre, sarà la scuola di Amici – con il suo percorso quotidiano fatto di sfide, lezioni e prove – a decretare chi riuscirà davvero a trasformarsi da promessa a artista compiuto, al di là dei numeri sui social.
