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L’attore Lino Banfi riceve il Premio Charlot alla carriera | INTERVISTA | VIDEO

Il nonno d’Italia si racconta tra aneddoti, carriera e prossimi progetti

I microfoni di M social magazine hanno raggiunto uno degli attori italiani più amati dal pubblico di tutte le generazioni, Lino Banfi, alias “Nonno d’Italia”, al teatro Augusteo di Salerno dove ha ricevuto il Premio alla carriera intitolato a Charlie Chaplin nell’ambito della 37esima edizione del “Premio Charlot”. Una grande kermesse del mondo dello spettacolo fondata sulla comicità, ideata e diretta da Claudio Tortora. Ha risposto alle nostre domande con la sua consueta ironia e sorprendente tenerezza che lo contraddistinguono da anni. Ed è successo anche “Carrabba che sorpresa” perchè dopo sei anni ha incontrato i suoi cugini di primo grado di Sala Consilina, figli dell’unica sorella di papà, che si chiamano Zingaro, e si è scusato per non essere venuti a salutarli a Sala Consilina.

Leggi la nostra intervista!

Ciao Lino Banfi, benvenuto sulla nostra testata giornalistica. Stasera riceve un Premio alla carriera a questa meravigliosa kermesse dello Spettacolo Premio Charlot. Quale è il suo sogno maestro?

Il mio sogno è di prendere altri due o tre premi, siamo solo ai tempi supplementari e poi abbiamo i rigori!

La serie tv “Un medico in famiglia” ha permesso di essere il nonno di tutti che vorremmo avere sempre in grado di dare una parola di conforto. Solo oggi arriva anche la decisione della Rai di non produrre la dodicesima  stagione di “Un medico in famiglia”. Cosa ne pensa?

Magari potessi fare un’altra serie e sto da tanto anni pregando che si possa fare. Ma io dico che niente è finito fino a che finito e può darsi un giorno si convincono. Facciamo un addio con alcuni protagonisti come Giulio Scarpati e Milena Vukotic per quattro puntate senza fare undici puntate e con il senno della ragione ragionino.

È in lavorazione un docufilm intitolato “Lino d’Italia – Storia di un italieno” diretto da Marco Spagnoli che mostra l’uomo dietro al suo personaggio pubblico, intrecciando carriera, vita privata, aneddoti personali e racconti di gioventù.

Pensate che ho fatto le riprese a inizio luglio e non ho ancora visto un fotogramma. So solo che ho girato senza copioni e inventando personaggi che mi venivano in mente. Ho sempre detto che se si deve raccontare la mia storia voglio farlo essendo in vita. Pare che sarà trasmesso da Rai 1 in occasione del novantesimo compleanno.

Come è cambiata la comicità in questi anni?

Secondo me la comicità non è cambiata ma è cambiata la gente che ascolta. Il popolo italiano è buono ma è ‘incazzeto’ da morire per molti aspetti politici. E’ cambiato il pubblico che vuole capire se c’è talento nello spettacolo.

Lei maestro unisce tantissime generazioni ma si è mai chiesto il perchè?

Mi sono chiesto sempre il perchè… Forse perchè ho seminato bene e non ho seminato come quello che costruisce la casa e il matrimonio durato ben 61 anni. Ho lavorato con le donne più belle del mondo e di piacere a tre generazioni abbracciando anche la quarta.

Gli inizi della sua carriera artistici non furono semplici e ha speranza ogni volta che viene a Napoli di incontrare quell’angelo napoletano che la salvò durante la vigilia di Natale del 1984?

Sono tornato spesso poi a Napoli per cercarlo, ringraziarlo e dargli un regalo a quel ragazzo di non Ciro ma non l’ho più trovato. Nessuno addirittura sembrava conoscere questo posteggiatore abusivo per cui un giorno un mio amico cardinale mi chiese “come mai continuassi a cercare questa persona a Napoli”. E mi disse che non l’avrei trovato mai, perché quel Ciro era un angelo che era sceso quella notte per salvarmi.

Recentemente a Verissimo hai detto categoricamente “Basta con le meches” per vedere la tua personalità con i capelli grigi. Sta ancora meglio cosí?

Ah questa è una bella cosa perchè è successo che dopo tre giorni del mio compleanno, a luglio, chiedendomi ma perchè devo fare ogni tanto le meches come una donna e ora sembro un ragazzo.

Per noi sarà sempre la bella persona, non diva e con quella spontaneità unica. Grazie per questa meravigliosa chiacchierata e continui a farci sorridere ogni tanto dicendo le cazzete.

Giuseppe De Carlo

De Carlo Giuseppe, classe 1980, laureato in Controllo Qualità indirizzo industriale farmaceutico e appassionato nel giornalismo scientifico e del mondo dello spettacolo. Dal 2018 iscritto all’Ordine dei giornalisti della Campania.